INCHIOSTRI per tatuaggi

tutto quello che c’è da sapere per AFFRONTARE UN TATTOO a prova di IPOCONDRIACO

 

PREMESSA:
so che mi sto infilando in un ginepraio
so che su internet ci sono mille articoli strani e assurdi e che dicono di tutto e di più
e che questo è solo un articolo in più
e so anche che io non sono nessuno, se non una tatuatrice con 17 anni di esperienza nel settore e un buon 84% di corpo tatuato, direi, circa, a spanne

 

ma il tema mi sta molto a cuore
e ho deciso di iniziare la mia “RUBRICA PER TATTOO A PROVA DI IPOCONDRIACO” proprio con questo gigante capitolo pieno di domande e ho un modo semplicissimo per spiegarti tutto, poi tu scegli se le cose dette ti piacciono o no e se le puoi affrontare o meno

 

VAMOS? VAMOS!

 

in questo articolo analizzeremo queste questioni:

 

 

! MA !

la prima domanda fondamentale da farsi quando cerchiamo risposte ai nostri dubbi esistenziali sugli inchiostri attualmente (2021) utilizzati per i tatuaggi è:
che cavolo è un inchiostro per tatuaggio?

cosa contiene l’inchiostro per tatuaggi?

okey, giustissima domanda

 

l’inchiostro per tatuaggi è così fatto:
pigmento colorante – normalmente in polvere e di varie origini
diluito in un liquido che ne permette l’inoculazione sotto pelle – chiamato anche vettore – normalmente semplice acqua distillata
con a volte un pochino di alcool che ne facilita il sano mantenimento nel tempo
con a volte un addensante – come la glicerina – in modo che l’inchiostro non sia totalmente liquido come l’acqua e sia quindi più facilmente utilizzabile per tatuare (“aggrappandosi” di più all’ago)

 

ora, facciamo finta per un attimo che hai sbagliato articolo e che non stiamo parlando di inchiostri per tatuaggi

 

e iniziamo a farci domande e a darci risposte prendendo un vocabolario in mano e andando a distinguere i significati degli aggettivi che vengono affibbiati agli inchiostri, e commentiamoli

 

così capiamo tutto al volo

 

ANALLERGICO
/a·nal·lèr·gi·co/
che non scatena allergie

 

nella realtà dei fatti, nessuna sostanza al mondo è anallergica perché possono scatenarsi ipersensibilità a qualsiasi cosa, quindi nemmeno gli inchiostri per tattoo sono anallergici ^_^

 

IPOALLERGENICO
/i·po·al·ler·gè·ni·co/
che diminuisce le possibilità di scatenare allergie

 

ovvero, la sua composizione non contiene – o contiene in misura millesimale – agenti che spesso creano allergie – come conservanti, coloranti, nichel o alcool
ed essendo che gli inchiostri per tatuaggio contengono pigmenti coloranti….. possono scatenare allergie ^_^
ma ovviamente i coloranti sono presenti in tante altre cose nel mondo – tipo i vestiti – e quindi se sei un soggetto allergico o ipersensibile a qualche colorante, sicuramente lo sai già! ^_^

 

 

NICHEL FREE
prodotti in cui il Nichel è presente a bassissimo contenuto (minore di 1ppm)

 

non è infatti possibile definire un prodotto come totalmente Nichel Free (un po’ come non esistono sostanze anallergiche) poiché il Nichel è un elemento presente in natura praticamente ovunque (anche dentro il corpo umano) e dove non è presente può incamerarne una piccola quantità da contatto con le leghe metalliche dei macchinari con cui viene realizzato o dalle plastiche in cui viene conservato

 

è possibile testare i prodotti per sapere quanto Nichel contengono, ma non è obbligatorio per legge, anche perché è un test molto difficile da fare

! MA !

Il soggetto allergico o intollerante al Nichel (sistemico o da contatto) sa già sicuramente di esserlo perché essendo il Nichel molto diffuso in natura, il soggetto viene costantemente a contatto con esso

 

Il grado di tollerabilità al Nichel varia da soggetto a soggetto e non tutti reagiscono alla stessa maniera, anche fra chi soffre di SNAS – Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel

 

gli inchiostri per tatuaggi certificati CEE (gli unici autorizzati in Italia) sono considerati “Nichel Free” poiché SE presentano minime tracce di Nichel (inferiore a 1ppm) sono dovute al processo di lavorazione e non alla sua presenza negli ingredienti

 

per farla breve e fare un esempio facile facile:
se mangi cacao, noci, nocciole, arachidi, cereali integrali o legumi senza star male, puoi immensamente e tranquillamente farti un tatuaggio

questi sono alimenti naturalmente molto ricchi di Nichel e se non ti danno fastidio loro, sicuramente non ti da fastidio l’inchiostro ^_^

Nichel si o nichel no, se sei un soggetto allergico e vorresti fare un tatuaggio ma hai paura delle conseguenze puoi:
 – fare un test di tollerabilità sulla pelle prima del tatuaggio, applicando una piccola quantità di inchiostro all’interno del polso o dietro l’orecchio e controllare che non compaiano reazioni allergiche nelle 24h successive
– chiedere al tatuatore prescelto quale marca di inchiostri utilizza e cercare su internet le relative schede prodotto certificate (le trovi facilmente nei siti che vendono gli inchiostri in Italia tipo www.bodysupply.com ) e puoi confrontarti con il tuo medico allergologo.

 

io per esempio uso per la maggior parte inchiostri della “world famous tattoo ink” e puoi trovare A QUESTO LINK le schede tecniche di tutti i colori della loro gamma (credo si possa fare solo da pc perché gli inchiostri sono tanti e la cartella con i file è bella grossa….)

 

 

ORGANICO
/or·gà·ni·co/
che deriva da organismi viventi animali o vegetali in quanto “organizzati” cioè dotati di organi

 

nel Tattoo Slang vuol dire che materialmente il pigmento utilizzato deriva da piante o animali

 

INORGANICO
/i·nor·gà·ni·co/
che deriva da sostanze naturali non dotate di organi e quindi di capacità vitale

 

nel Tattoo Slang vuol dire che materialmente il pigmento utilizzato deriva da sali di metallo o minerali

 

NATURALE
/na·tu·rà·le/
che trae origine dalla natura

 

che nel Tatto Slang vuol dire che potrebbero essere sia pigmenti Organici che Inorganici

 

SINTETICO
/sin·tè·ti·co/
che è stato creato dall’uomo attraverso processi chimici eseguiti in laboratorio

 

è quindi il contrario di Naturale
e quindi NON ha pigmenti Organici o Inorganici, ma solo chimici

 

VEGANO
/ve·gà·no/
che esclude dalla sua composizione ogni prodotto di origine o derivazione animale

 

può essere quindi sia organico che inorganico, sia naturale che sintetico
ma se è di origine naturale organica, non deve essere animale

 

nel tattoo Slang degli inchiostri vuole anche dire che non sono stati testati sugli animali
e che seguono l’etica cruelty free quindi hanno come valore principale quello di essere progettati per non essere crudeli, neanche per l’uomo

 

se hanno la certificazione vegana, gli inchiostri dovrebbero sacrificare se necessario la perfezione estetica per guadagnare in assimilazione corporea ^_^

 

BIOLOGICO
/bi·o·lò·gi·co/
ambiente in cui si trovano organismi viventi, dove si esclude o limita l’uso di sostanze chimiche per la coltivazione o l’allevamento, seguendo la natura

 

è ben chiaro quindi che non esistono inchiostri biologici, perché non nascono ne da allevamento che da agricoltura ^_^

 

. FINE DELLO SPULCIAMENTO AL DIZIONARIO .

 

 

ora la domanda che sorge spontanea è: come faccio a scegliere?
e una volta che ho scelto, come so quali inchiostri sono come voglio io?
e come trovo un tatuatore che usa gli inchiostri come voglio io?

ecco, questo è un altro paio di maniche
e ti dico subito che: non ci puoi far QUASI niente

 

ogni ditta produttrice di inchiostri testa e sceglie i pigmenti che vuole utilizzare per cercare di rendere i propri prodotti sempre migliori, quindi per il giallo potrebbe scegliere un pigmento naturale organico, mentre per il rosso potrebbe scegliere un pigmento sintetico, mentre per il blu potrebbe scegliere un pigmento naturale inorganico….. e cosi via

 

insomma, non sei tu a scegliere
ma è il produttore che sceglie il miglior pigmento per creare il migliore inchiostro per il tuo miglior tattoo ^_^

 

PERCHE’?!?!?! ma siamo matti?!?!?!?!
SCELGONO LORO!!!!!
buona questa….

 

e invece SI….
perché gli inchiostri organici hanno particelle più piccole e vengono quindi assimilati meglio dal corpo, hanno colori brillanti e intensi, ma sono più sensibili alla luce e quindi sbiadiscono più velocemente negli anni (se prendono il sole poi ancor peggio…) ed è più probabile che contengano ammine aromatiche tossiche

 

d’altra parte gli inchiostri inorganici hanno particelle più grandi quindi vengono più difficilmente accettati dal corpo, hanno colori meno brillanti o intensi, ma sono più stabili e sbiadiscono meno con il tempo ed è più probabile che contengano metalli pesanti nocivi

 

quindi in base al colore da creare, ogni ditta produttrice sceglie il pigmento migliore – o meglio la mistura di pigmenti migliori – per ottenere il risultato migliore che vogliono ottenere scegliendo tra una caratteristica piuttosto che un’altra in base ai valori aziendali

 

una ditta che vince le sue battaglie con il prezzo cercherà i pigmenti più economici sul mercato a discapito di brillantezza o longevità, una ditta a cui sta a cuore la natura cercherà i migliori pigmenti vegani o naturali a discapito del prezzo, una ditta storica e tradizionale cercherà pigmenti più longevi a discapito di brillantezza… capito no?!

 

sta di fatto che dal 2008 l’Unione Europea ha rilasciato una nuova e più aggiornata e più esigente Risoluzione con le caratteristiche che devono rispettare i materiali per un tatuaggio sicuro, la ResAP (2008)1.

 

e i NAS son ben felici di controllare che gli inchiostri per tattoo siano conformi a tale bel documento, quindi ad oggi gli inchiostri per tatuaggi non contengono ammine cancerogene o altre sostanze in quantità pericolosa per la nostra cara salute

 

 

COSA PUOI QUINDI SCEGLIERE TU?

tips&tricks

  • puoi scegliere la marca di inchiostri, cercando su internet le varie marche e osservando come si descrivono puoi capire su quale ideali basano la produzione e quindi saprai che le loro scelte di pigmenti e ingredienti saranno basate su quei valori, scegliendo quelle a te più affini

 

  • oppure puoi scegliere accuratamente il tatuatore, e fidarti delle sue scelte ^_^ che ovviamente e sicuramente scaturiscono dai sui valori – come prima… se per esempio il tatuatore è un tirchio, sicuramente guarderà il prezzo degli inchiostri, se è una Vergine iperperfezionista cercherà inchiostri che siano sempre perfetti, se è un hippie naturalista cercherà prodotti vegani, se è un tatuatore old style della vecchia scuola cercherà inchiostri della tradizione… e via dicendo

 

  • oppure, l’unica scelta che sicuramente puoi fare è scegliere una marca vegana o non (al cui interno potranno esserci pigmenti organici o no, naturali o sintetici, ma non di derivazione animale) e puoi chiedere al tuo tatuatore se utilizza inchiostri vegani

 

 

avrei anche un altro mini TIPS intelligente da lasciarti per aiutare la tua ipocondria:
gli inchiostri per tatuaggi hanno una scadenza
come un po’ tutti i prodotti dedicati all’uomo
soprattutto se parliamo di cose sterili che vanno inserite dentro il corpo umano

 

gli inchiostri per tatuaggi hanno due tipi di scadenza:
la scadenza da chiuso, che difficilmente farai fatica a controllare perché è scritta in minuscolo da qualche parte nell’etichetta
la scadenza da aperto, ovvero quanto tempo dopo l’apertura il prodotto rimane utilizzabile, che attualmente per gli inchiostri è di 12 mesi

 

il tatuatore per tenere d’occhio la scadenza DA APERTO deve segnarsi il mese di apertura della boccetta

 

quindi la domanda intelligente da farsi è:
vedi una etichetta applicata sulla boccetta con scritta a mano la data di apertura?

 

SI? allora il tuo tatuatore mi piace ^_^
NO? NON vedi nessuna data di apertura segnata? mmmm …. se fossi ipocondriaca farei delle domande al mio tatuatore ^_^

 

avrei anche un piccolo PS:
in tutto questo articolo stiamo parlando di inchiostri per tatuaggi
i tatuaggi sono una pratica permanente nel tempo, cioè che non va via mai
può cambiare un po’ al massimo, ma non se ne va
quindi: TUTTI GLI INCHIOSTRI PER TATUAGGI SONO INDELEBILI
nessun inchiostro per tatuaggi è semipermanente
se no non è un tatuaggio
un tatuaggio è indelebile
non esistono i tatuaggi semipermanenti
hai sentito notizie contrastanti?!?!
sono bufale
te lo giuro
sono cavolate inventate per spillare soldi
I TATUAGGI SONO PERMANENTI, E PUNTO, non voglio sentire altre storie
controlla nel dizionario la definizione di tatuaggio

okey
indi per cui, finale della favola:
tatuarsi ha dei rischi?
OVVIAMENTE SI
come tutto nella vita, dentro e fuori le mura domestiche

 

ma l’Unione Europea e i NAS sono i nostri supereroi che tengono lontano da noi il mondo delle sostanze cattive

 

tu però fai due domandine al tuo tatuatore per assicurarti che sappia qualcosa di quello che usa, anche domande a trabocchetto son perfette, tipo: “ma gli inchiostri che usi sono organici?!?

 

(probabilmente dopo aver letto questo articolo ne sai più tu di tanti tatuatori)

 

altre domande ipocondriache?

 

scrivimele, che la Rubrica per Ipocondriaci è appena iniziata ^_^

 

 

vorrei concludere questo infinito capitolo dicendoti che:
miti e leggende sugli inchiostri dei tatuaggi sono nati negli ultimi 15 anni

 

da quando i social network hanno preso piede e tutti possono parlare, riportando come attuali notizie di 50anni fa o riportando come vere, notizie nate dal telefono senza fili

 

ci sta

 

prima non esistevano miti e leggende horror sugli inchiostri

 

cerca qualcuno che sia nato prima degli anni ’80 e chiedigli di raccontarti il suo primo tattoo

 

io, ficcanaso come sono, ne ho chieste tante di storie in giro e ho visto reperti storici fantastici che spostati nel 2020 diventerebbero film horror

 

troverai chi si è fatto il tatuaggio tra le brande delle caserme durante l’anno ai militari, con l’inchiostro della Bic e l’ago da cucito

 

troverai chi si è tatuato in uno scantinato con gli amici della Rock Band e nemmeno sa quale liquido hanno usato, ma sicuramente sa che non c’era niente niente niente di sanificato o sanificabile o sterile o sterilizzato o controllato da qualche tipo di legge

 

troverai chi si è tatuato da una estetista che lo faceva per arrotondare tra una ceretta e l’altra e ora ne rimangono solo strane macchie in qua e in là, in base alla casualità della fisica quantistica

 

troverai chi ha comprato la china in cartoleria – quella per caricare le stampanti a inchiostro – e ci si è fatto fare il tattoo da un amico che aveva recuperato una macchinetta per tatuaggio dall’amico del tizio che incontra al bar

 

e troverai anche chi si è fatto tatuare nei primi studi di tattoo nati negli anni ’90 ma che ti racconteranno storie sicuramente non igieniche o non attualmente raccomandabili

 

io stessa lavoravo come apprendista in uno studio di tattoo in cui le boccette di inchiostro si travasavano l’una nell’altra, alcune erano lì nella scansia aperte da un decennio almeno e provenivano da ogni cantone del mondo, certificato o no

 

insomma….
le prime leggi ufficiali sulla sicurezza dei prodotti per tatuare fanno capolino in Europa dal 2000 in poi

 

e per carità, è giusto giustissimo farsi mille domande
(me le faccio anche io, se no non sarei qui a darti risposte)
ma siamo attorniati da milioni di persone con tatuaggi che non possono neanche finire sotto una risonanza magnetica e non moriranno sicuramente per questo motivo

 

 

con affetto, ma sempre irriverente

LADY SARA